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L’intervista di Volta Pagina all’autore Paolo Nori

Paolo Nori, grande studioso e amante di letteratura russa, scrittore, traduttore e blogger, porta in scena a Licanìas il suo monologo Sanguina Ancora, titolo dell’omonimo libro in finale al Premio Campiello 2021. Si cerca la risposta alla domanda: Che senso ha, oggi, leggere Dostoevskij? E nel cercarla, questa risposta, Nori parte dal fatto che Dostoevskij ci ha detto, nelle cose che ha scritto, come siam fatti prima ancora che venissimo al mondo. C’è stato un principio, un’epifania: Paolo Nori legge Delitto e Castigo a quindici anni e rimane incantato da come Dostoevskij parli a lui, parli di lui.

A Volta Pagina ha parlato di letteratura, scrittura e di quella ferita che sanguina ancora

Ha intitolato il libro Sanguina Ancora. Dostoevskij è una ferita aperta. Secondo lei è bene che tutti l’abbiano, questa ferita? Ovvero qualcosa che fa sanguinare, che fa vivere la vita e vedere il mondo in un certo modo? O è bene che prima o poi, questa ferita, si cicatrizzi?
Io, cosa è bene per gli altri, non lo so. Non ne ho idea. Ma, per me, io sono contento. A me piacciono le cose che mi fanno star male, non so perché. Non so se questa cosa valga per tutti. Però io, quando ho letto il mio primo romanzo russo, che era Delitto e castigo di Dostoevskij, avevo quindici anni, e in quel romanzo il protagonista si chiede: Ma io quanto valgo? Sono come un insetto o come Napoleone? Mi son fermato nella lettura, e mi son chiesto: E io? Io quanto valgo? Ho avuto l’impressione che quel libro lì, che era stato scritto 212 anni prima a 3000 chilometri di distanza, avesse aperto dentro di me una ferita, che non avrebbe smesso tanto presto di sanguinare. Sono passati 44 anni, e io sono contento che quella ferita sanguina ancora. Sono contento di non avere l’esatta percezione del mio valore. Se sapessi che valgo 32 mi fermerei lì, invece ho l’impressione di essere per strada verso qualcosa. Anche adesso, anche da vecchio.

Ha un modo di scrivere che definirei così particolare da essere magnetico, da far amare la letteratura russa anche a chi, di letteratura russa, non ha mai letto niente. È come entrare nei suoi pensieri e in ogni singola vita della quale parla. È un’impostazione studiata, esercitata, o un movimento stilistico al quale non fa caso, totalmente naturale?
È una cosa che è venuta col tempo. All’inizio non scrivevo così, nei primi due anni di stesura del libro sono andato verso una scrittura con una vocazione sonora. Sembra che scriva come parlo, però non è una cosa immediata, ci è voluto del tempo. E grazie per le cose che hai detto. Io, in questi ultimi anni soprattutto, racconto (anche in questo libro) delle mie passioni, e il tentativo è un po’ quello lì: parlare di una cosa che mi piace moltissimo. Che è un pezzo di me.

La letteratura è uno strumento per capirmi e per capire il mondo.

Paolo Nori

Il romanzo poi è un saggio che racconta una storia, che in fondo potrebbe essere il suo incontro con la vita di Dostoevskij. È quasi un nuovo genere in cui è centrale, quasi più di tutto, la potenza della letteratura. La letteratura che stravolge e parla chiaro. Che ha una potenza salvifica e destrutturante. Ecco, per lei, in che misura la letteratura deve assumere l’una o l’altra connotazione?
Non è che debba farlo, lo fa. Io, fin da quando ero piccolo, la cosa che mi piace di più, a me, è leggere dei romanzi. Quando ho cominciato a pubblicare, nel ‘99, mio babbo faceva il capo cantiere, lavorava nell’edilizia, e lui di libri non ne leggeva, e quando sono usciti i miei primi due libri, uno dopo l‘altro, sono andati abbastanza bene, mio babbo si è sentito in dovere di scusarsi con me perchè non li leggeva. E io gli ho detto: Babbo io non son mai venuto a vedere le case che costruisci. Non credo che il mio mestiere sia più importante del mestiere di mio babbo, no. Anche io in un certo senso costruisco le case. Case diverse, dove la gente va a stare. Però per me è così. L’edilizia è importante, necessaria, potente. Ma anche la letteratura. Per me, e per quelli come me che leggono i libri.
Per me la cosa difficile, quando avevo la vostra età, è stata capire quello che mi piaceva. E difficilissimo è stato avere il coraggio di immaginare che questa mia passione diventasse un mestiere. Son dovuto arrivare a un grado di disperazione talmente alto che mi son detto: Voglio provare a fare questa cosa qui. E se la letteratura fosse stata la musica jazz o la pittura, l’edilizia, l’architettura, non so, non credo che sarei migliore o peggiore di quello che sono ora. La possibilità di lavorare con le cose che più ci piacciono, ecco questa è una cosa della quale sono contento. Ho voluto provare a verificare questa possibilità, e mi sembra che ci sia. Si può.

La ferita lasciata da Dostoevskij sanguina ancora. Ma altri autori le hanno fatto questo stesso effetto?
Tantissimi. L’incontro con Dostoevskij è stato un caso. Ma con Tolstoj mi è successa la stessa cosa, con Puskin, Anna Achmatova, Gogol’. O quantomeno una cosa simile. Ci son delle cose centrali della mia vita, dei sentimenti miei che io leggo attraverso di loro. La letteratura è uno strumento per capirmi e per capire il mondo. Esattamente come è successo con Delitto e castigo, per la prima volta 44 anni fa.


A cura di
Chiara Miscali

Volta Pagina x Licanias 2022

“Il Genio? Uno Scemo che ce la fa!”

Divulgatore scientifico, youtuber e comico, Barbascura X sbarca sul palco di Licanias, a Neoneli, e conquista la curiosità degli spettatori parlando di coloro che la società etichetta come geni. In modo semplice, comico ma decisamente efficace riesce a far crollare la fasulla idea che tutti noi abbiamo delle più grandi menti della nostra storia. Non ha paura di fare esempi rischiosi, anzi, si gioca il tutto per tutto e smaschera quelle che sono le false credenze che si sono costruite dietro i nomi di Darwin, Newton ed Einstein. Ci mostra questi colossi della scienza per quello che erano, degli individui particolari e scontrosi, dagli hobby inusuali, ma che sono riusciti a lasciare il segno nella storia grazie alla loro curiosità e ad una buona dose di fortuna. Trattando dei temi più disparati riesce a tenere l’attenzione sulle sue parole, portando esempi concreti anche della sua esperienza personale, facendo scappare pure qualche sonora risata dal pubblico. Noi di Volta Pagina abbiamo avuto il piacere di assistere al suo spettacolo e fargli qualche domanda riguardo il suo lavoro come divulgatore, la situazione politica e ambientale attuale.

Il focus dello spettacolo è una domanda cruciale: Geni si nasce o si diventa? Tu cosa ne pensi?
Chi chiamiamo genio? Qualcuno che ci ispira, qualcuno che ci ha dato qualcosa. Secondo me, il genio è un tizio che raggiunge un incredibile traguardo senza impegnarsi quanto faresti tu. Però questo non è il genio, è il talento, e il talento non esiste né nella scienza nè nell’arte. Utilizziamo la parola Genio con estrema leggerezza. La parola genialità ci viene appioppata, succede per sbaglio, per casualità. Ogni storia è diversa, ci si diventa per fortuna e ossessione, alla base. Il genio è una persona ossessionata, ma anche un po’ scema che però ce l’ha fatta…

In vista delle elezioni del 25 settembre, cosa ti preoccupa del binomio Cambiamento climatico e politica?
Sono preoccupato del fatto che in Italia non sia entrato il tema nelle agende politiche come si deve. Non capisco come sia possibile perché il bacino di utenti e di elettorato interessato al tema è incredibile. I giovani che sono preoccupati per il proprio futuro sarebbero ben contenti e orgogliosi di votare per un partito a prescindere dallo schieramento, nè di destra nè di sinistra, non importa. Voterebbero quasi a qualsiasi partito se nelle priorità di esso ci sia il clima. Non capisco come funzioni la stranezza italiana, come sia possibile che viviamo in questa anomalia. Al momento non ci sono proposte, e se ci sono non si capisce la loro finalità

Ti senti mai scoraggiato vedendo quanta strada c’è ancora da fare per la divulgazione scientifica?
C’è da dire che la comunicazione ha fatto un passo enorme, il tema è quasi ovunque al centro del dibattito pubblico. Ma tra il prendere a cuore il problema e risolverlo c’è un abisso. Le persone possono continuare a autoimporsi per esempio limitazioni di carbonio, ma non sono queste scelte personali a risolvere il problema, ed è per questo che è importante che intervenga la politica dall’alto. Il modo migliore per risolvere questa crisi climatica è quella di applicare delle scelte in modo sistematico tali da costringere le persone a inquinare meno senza che se ne accorgano, senza impattare nel portafoglio delle persone che è alla base di tutto.

Il genio è una persona ossessionata,
ma anche un po’ scema che però ce l’ha fatta.

Parlando della tua vita, in che modo sei riuscito a coniugare la doppia vita da divulgatore e ricercatore?
Ho smesso di fare il ricercatore da definizione nel 2019, da inizio pandemia. Quando ho finito le ricerche sono tornato in Italia e non sono più tornato in laboratorio. Continuo a collaborare con accademie e istituzioni. Ma non voglio più entrare in laboratorio, l’ho presa come decisione personale. Mi piace fare ricerca, ma se avessi continuato sarei diventato un Project Manager, ovvero coloro che scrivono le ricerche ma che non vanno effettivamente a testare. Il chimico è un lavoro quasi da operaio, ti sporchi tanto. Facendo il Project Manager arrivi a un punto in cui programmi tutto ma non sei più tu il protagonista dell’effettivo test.

Adesso è partito un altro mondo, mi sto divertendo molto di più, sono molto più sereno, perchè il fascino per la ricerca pura da laboratorio mi è un po’ passata, l’ho fatto per tanto tempo, e mi ha stancato.. Non mi sono accorto di un cambio, perchè ho continuato e continuo a studiare come un ossesso, sto sempre a lavorare. Gli ultimi tre anni di ricerca non ero veramente felice, e se avessi continuato l’avrei fatto imponendomelo.

Italia e la ricerca: come si sta sviluppando rispetto agli altri competitor europei?
La ricerca italiana ha fatto enormi passi avanti, fa paura, è fantastica! La ricerca è di altissimo livello, nonostante i pochi mezzi. Diciamo che non ci possiamo lamentare..

Il tema del festival è la periferia. La scienza può essere un modo per superare le barriere tra periferia e città?
Più che la scienza, lo studio in generale. Il fatto di poter studiare, interfacciarsi con altre realtà, di potersi documentare è la cosa che apre più gli orizzonti. Quello che dico ,scherzando, è che quando sai una cosa, nessuno può dirti niente in contrario. Il bagaglio di conoscenze che acquisisci diventa la tua identità e diventa un bene materiale che non ti potranno mai togliere. Lo studio è  alla base di tutto per unire le città, per scappare dai posti che non ti piacciono e per raggiungere quelli che ti piacciono di più.


A cura di
Chiara Merlin e Antonio Cocco

Volta Pagina x Licanias 2022

Comunicato stampa di sabato 21 febbraio

Nel segno della Libertà la nona edizione di Licanìas. Dal 19 al 22 giugno a Neoneli (OR) il festival culturale diretto da Giuseppe Culicchia e promosso dall’amministrazione comunale.

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Sarà una riflessione sulla Libertà ad accendere quest’anno la nona edizione di Licanìas, il festival di parole, arti e paesaggi in programma a Neonelida giovedì 19 a domenica 22 giugno. Nel piccolo centro nel territorio del Barigadu, in provincia di Oristano, la manifestazione promossa dal Comune rinnova il suo appuntamento per quattro giornate di incontri, spettacoli e concerti, con al timone, per il terzo anno consecutivo, il direttore artistico Giuseppe Culicchia.

Scrittore e traduttore per le maggiori case editrici, Culicchia è da molti anni un esponente di rilievo del mondo culturale italiano. La sua analisi sul tema del festival si snoda a partire da una citazione del film “Apocalypse Now”, quando il colonnello Kurtz, iconico personaggio interpretato da Marlon Brando, chiede al capitano Benjamin Willard, inviato dai servizi segreti americani per ucciderlo: “Ha mai preso in considerazione delle vere libertà? Libertà dalle opinioni altrui, perfino dalle proprie opinioni”.

Da qui si sviluppa il concept di Licanìas2025, che attraversa le contraddizioni del mondo contemporaneo arrivando al cuore dei problemi del nostro tempo: «Il tema della Libertà – spiega Culicchia – si può intendere in tanti modi: dalla fame, dal dolore, dal bisogno, dalla paura, ma anche nel senso di libertà di parola, di religione, di coscienza, dopinione, dazione, di voto, oppure sessuale. Una libertà che in Occidente èsinonimo di democrazia, e che però nella culla della democrazia e della civiltà occidentale, lAtene di Aristotele e Socrate, conviveva con la pratica della schiavitù, che della libertà era e resta lesatto contrario. Anche oggi noi che viviamo nel cosiddetto mondo libero e che in linea di massima ci riteniamo liberi abbiamo sotto gli occhi non pochi esempi di schiavitù contemporanea, e non ci si riferisce qui soltanto a chi in tali condizioni molto spesso raccoglie il cibo che finisce sulle nostre tavole o cuce gli abiti che indossiamo o assembla i componenti degli strumenti elettronici che usiamo.A nostra volta siamo schiavi delle nuove tecnologie, che se da un lato non vanno demonizzate – pensiamo ai progressi ottenuti dalla scienza, o alla facilità con cui possiamo accedere a biblioteche che stanno dallaltra parte del globo – dallaltro non sono certo scevre di aspetti negativi, a cominciare dallimpatto sulle nostre capacità mnemoniche, per tacere del fatto che tra le altre cose ci consentono – o ci spingono – ad agire come consumatori 24 ore su 24, sette giorni su sette. E in una realtà in cui ormai ogni cosa e ogni azione, ogni scelta e ogni forma di espressione è oggetto di valutazione, ci siamo ritrovati schiavi di nuove forme di dipendenza, capaci di espandere a dismisura il concetto di tossicità e di coinvolgere anche i nostri figli fin dalla più tenera età. In vaste zone del pianeta, Italia compresa, c‘è chi vive ostaggio delle mafie. Altrove c‘è chi perde la libertà o la vita per il semplice fatto di non indossare un velo, o per le sue opinioni politiche. C‘è poi unaltra forma ancora di oppressione della libertà di pensiero e di parola,ed è quella venutasi ad affermare con lideologia Woke, che pretende di riscrivere o cancellare il passato quando questo non risulta conforme allattuale spirito del tempo, e che instilla così facendo il morbo dellautocensura, replicando subdolamente i meccanismi raccontati da George Orwell in “1984”. Licanìas 2025 sarà dunque unoccasione per confrontarci intorno a questi temi: e lo faremo in libertà!».

La nona edizione del festival Licanìas è promossa dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna.

Per informazioni: 333 5765304 • 349 8751085 • www.licanias.it • facebook.com/licaniasfest • www.instagram.com/licaniasfest.

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Comunicato stampa di sabato 22 giugno

Ultima giornata di Licanìas, domani a Neoneli (OR),con Massimo Polidoro, Milena Agus, Tommaso Melilli, Marcello Veneziani e la poesia a bolu di Saverio Sodde e Cristolu Muntone accompagnati dal Tenore S’Angelu di Neoneli.

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Gran finale, domani (domenica 23 giugno) a Neoneli (Or), per l’ottava edizione di Licanìas, il festival di parole, arti e paesaggi che da giovedì sta animando il paese e le campagne del Barigadu. La quattro giorni promossa dal Comune di Neoneli per la direzione artistica dello scrittore Giuseppe Culicchia, si congeda con un’ultima serie di incontri e riflessioni sul tema “Terra!”, filo conduttore di questa edizione.

Si comincia a mezzogiorno a Casa Cherchi con “Letture in cucina”, un appuntamento a cura di Tommaso Melilli, chef e scrittore per Einaudi e 66th&2nd. A seguire una degustazione di prodotti tipici a cura della Pro Loco.

Si riparte alle 17, sempre a Casa Cherchi, con La meraviglia del tutto” (Mondadori), l’ultimo libro, postumo, di Piero Angela scritto insieme a Massimo Polidoro, che del grande divulgatore e giornalista, scomparso due anni fa, è stato amico e collaboratore. A sua volta apprezzato divulgatore scientifico, Polidoro è docente al Politecnico di Milano e all’Università di Padova. Dialogherà con lui il giornalista e scrittore Nicola Muscas.

Il pomeriggio di Licanìas prosegue poi con la lectio di Marcello Veneziani, autorevole filosofo ed esperto saggista, dal titolo Amare la terra, a partire dalla propria, una riflessione tratta dal suo ultimo libro per Marsilio, L’amore necessario.

Alle 19 l’atteso incontro con una delle autrici sarde più amate e lette in Italia e all’estero: MilenaAgus, in libreria per Mondadori con Notte di vento che passa. In conversazione con ChiaraMiscali, finalista l’anno scorso del Campiello Giovani, un incontro squisitamente letterario per raccontare un romanzo di formazione pieno di tenerezza, fitto di ostacoli da superare nella corsa per diventare adulti.

Sipario, infine, sull’edizione 2024 di Licanìas, con una gara di poesia a bolu, con sos poetasCristolu Muntone e Saverio Sodde accompagnati dal Tenore S’Angelu di Neoneli. Un gran finale all’insegna della tradizione, con inizio alle 22 in piazza Italia.

L’ottava edizione del festival è promossa dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, in rete con i festival Cabudanne de sos poetas, Forse alla luna, Tesori a Fumetti, Strangius, e in collaborazione con Unione dei Comuni del Barigadu, Comune di Samugheo, Comune di Ardauli, Comune di Nughedu Santa Vittoria, Comune di Ula Tirso, Comune di Bidonì, Comune di Sorradile, Comune di Fordongianus, Comune di Busachi, Istituto Comprensivo di Samugheo, Istituto Superiore “Mariano IV d’Arborea” – sede di Ghilarza, Sistema Bibliotecario del Barigadu, Casa Cultura – Biblioteca Comunale di Neoneli, Pro Loco di Neoneli, Consulta Giovanile di Neoneli, Altrove Agenzia, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Oristano, Libreria Emmepi – Macomer, Libreria Chiara & Stefy – Ghilarza, Associazione Nati per Leggere, Associazione Lughenè, Associazione di Volontariato Cooperazione e Confronto, Associazione L.A.S.A.

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AGGIORNAMENTO: Comunicato stampa di venerdì 21 giugno

Aggiornamento: il previsto incontro con Romana Petri e il suo romanzo, “Tutto su di noi“, in programma domani (sabato 22) alle 19, è cancellato: per problemi di salute, la scrittrice non potrà infatti mettersi in viaggio per la Sardegna. Qui di seguito il comunicato stampa aggiornato sugli appuntamenti del festival in agenda domani.

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Comunicato stampa di venerdì 21 giugno

Domani a Neoneli (OR), Roberto Alajmo, Romana Petri, lessandro Spedicati, Gaia Vince, Askra, Eva Poles nella terza giornata del festival Licanìas.

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Il meglio della letteratura contemporanea, i grandi i temi dell’attualità, la musica dal vivo, il legame con il territorio: il sabato di Licanìas (22 giugno) anima le strade di Neoneli (Or) con un cartellone denso di eventi dal mattino alla tarda serata.
 
La terza giornata del festival promosso dal Comune, per la direzione artistica dello scrittore Giuseppe Culicchia, si apre però con una divagazione naturalistica grazie alla collaborazione con Dare Sardinia, agenzia specializzata in escursioni nei paesaggi più incontaminati. A partire dalle 9 un percorso suggestivo alla scoperta dell’Oasi di Assai, tra Neoneli e Nughedu Santa Vittoria, con la sua fitta vegetazione di leccete e sugherete inframmezzate da guglie granitiche, e il suo ricco patrimonio floro-faunistico.
 
E sarà proprio questo luogo speciale a ospitare il primo incontro di giornata dal titolo Ritorno alla terra. A partire dalle 11,30 Alessandro Spedicati, già frontman del gruppo musicale Sikitikis, oggi esperto di marketing e comunicazione, dialogherà con Maurizio Orgiana, imprenditore turistico e docente di marketing territoriale. Al centro del confronto il nuovo progetto di Spedicati Una vita quasi country, dedicato alla riscoperta di una vita rurale in armonia con i ritmi della terra.
 
Due incontri in agenda per il pomeriggio a Casa Cherchi. Il primo, alle 17.30, è con Roberto Alajmo sul tema della terra intesa come luogo in cui nascono le parole. L’anno scorso lo scrittore e giornalista palermitano ha firmato per Sellerio Abbecedario siciliano dove ancora una volta, dopo il “Repertorio dei pazzi della città di Palermo” del 2018, usa ironia e arguzia per descrivere la sua isola, cercando di delinearne l’identità attraverso un glossario di termini dialettali. A dialogare con Roberto Alajmo sarà il giornalista, scrittore e studioso della lingua sarda Giuseppe Corongiu.
 
A seguire Gaia Vince, giornalista scientifica, autrice e divulgatrice britannica, vincitrice del Royal Society Science Book Prize, affronta uno dei grandi temi del nostro tempo: il cambiamento climatico e le migrazioni che potrà comportare. In conversazione con Ilaria Onida, con traduzione a cura di Rosella Zoccheddu, un incontro che prende spunto dal libro “Il secolo nomade edito da Bollati Boringhieri.
 
Si prosegue poi alle 19, con l’ultimo intenso romanzo di Romana Petri per Mondadori: “Tutto su di noi“, aspra saga famigliare caratterizzata dalla voce forte e nitida della sua protagonista. Dialoga con l’autrice Giuseppe Manias, direttore della Biblioteca Gramsciana.
 
Il sabato di Licanìas si chiude in musica con il concerto degli ASKRA, storica band di Siniscola che da oltre trent’anni porta avanti il suo progetto di rock e militanza. Appuntamento in piazza Barigadu a partire dalle 22. Mentre a mezzanotte, per il dopofestival, DJ set a cura di Eva Poles, già voce della band Prozac+ e dei Rezophonic, prima di intraprendere un percorso solista che di recente la vede impegnata anche come dj.
 
Licanìas prosegue sino a domenica (23 giugno) con Massimo PolidoroMilena AgusTommaso MelilliMarcello Veneziani e sos poetas Cristolu Muntone e Saverio Sodde accompagnati dal Tenore S’Angelu di Neoneli.
 
L’ottava edizione del festival Licanìas è promossa dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna.
 
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Comunicato stampa di giovedì 20 giugno

Entra nel vivo, a Neoneli (OR), l’ottava edizione di Licanìas, il festival culturale diretto da Giuseppe Culicchia. Protagonisti domani (venerdì 21 giugno),Moni Ovadia, Goffredo Fofi (in videoconferenza),Mauro Del Corno, L’armeria dei briganti.

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Immersioni nella natura, incontri letterari, performance e concerti. Entra nel vivo, domani (venerdì 21 giugno) a Neoneli, l’ottava edizione di Licanìas, il festival di parole, arti e paesaggi promosso dal Comune sotto la direzione artistica dello scrittore Giuseppe Culicchia.

In programma un fitto cartellone che, a partire dal primo mattino e sino a tarda sera, animerà le strade e le campagne del piccolo paese del Barigadu (Or).

In linea con il tema di questa edizione, sotto il titolo Terra!, la seconda giornata si apre alle 10.30, con un appuntamento in cui il rapporto con il territorio, e con i suoi frutti, sarà l’autentico protagonista: un tour delle vigne in località Canales, seguito da una degustazione di prodotti tipici a cura della Pro loco di Neoneli, in collaborazione con cantine di Neoneli e Bentu luna.

Licanìas prosegue poi nel pomeriggio con un cambio di programma: per motivi di salute, Goffredo Fofi non potrà essere presente a Neoneli ma parteciperà al festival invideoconferenza. Tra i più autorevoli critici, saggisti e giornalisti italiani, Fofi terrà comunque la sua lectio dal titolo Letteratura contadina: una riflessione al confine tra antropologia, storia e letteratura in un excursus dall’Unità d’Italia ai giorni nostri. Il suo intervento sarà proiettato in diretta, dalle 17.30, sullo schermo allestito a Casa Cultura, e trasmesso anche sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Licanìas.

Ma ragionare sul tema della terra significa anche occuparsi delle grandi questioni del nostro tempo, come accadrà alle 19 con Mauro Del Corno, giornalista economico-finanziario de ilfattoquotidiano.it, che per quasi vent’anni ha guidato il programma Focus Economia di Radio 24. Al centro del suo incontro le diseguaglianze sociali, lo sfruttamento e la crisi climatica, ovvero le riflessioni affrontate in “Piccolo manuale per grandi rivoluzioni” (Guerini & Associati). Del Corno, in conversazione con Danilo Lampis, scrittore e portavoce del movimento Sardegna Chiama Sardegna, andrà alla ricerca di un’alternativa possibile, con il suo incitamento a ritrovare una capacità di pensare “altro” rispetto al credo neoliberista e un linguaggio per esprimerlo.

L’ultima fascia del palinsesto di Licanìas, a partire dalle 21,30, è come sempre quella dedicata allo spettacolo. Sul palco di piazza Barigadu spazio a uno dei più amati e popolari intellettuali della scena italiana, Moni Ovadia, attore, autore e scrittore che con il suo teatro ha contribuito a diffondere la cultura Yiddish attraverso una lettura contemporanea, unica nel suo genere in Italia e in Europa. Noto anche per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace, venerdì a Neoneli proporrà un recital con riflessioni, letture e storielle ispirate al suo vastissimo repertorio con uno sguardo sulla “terra contesa”, la Palestina.

Chiusura in musica, a partire dalle 23 in piazza Italia, con lo stile e l’ironia de L’armeria dei briganti, da quasi vent’anni una delle band più amate dal pubblico di tutta la Sardegna. In programma uno spettacolo che unisce swing, canzone d’autore, musica tradizionale, jazz manouche e ripescaggi di ogni genere, per un concerto dove comicità e interazione con il pubblico saranno tra gli elementi portanti. Sul palco Renzo Cugis (voce), Samuele Dessì (chitarra elettrica e voce), Andrea Murru (chitarra manouche e voce), Stefano Piras (chitarra manouche e voce), Andrea Lai (contrabbasso, basso e voce), Diego Deiana (violino e fisarmonica) e Mario Marino (batteria).

Il festival prosegue sino a domenica 23 giugno con, tra gli altri ospitiMassimo PolidoroMilena AgusRobertoAlajmoMarcello VenezianiRomana PetriGiulio Boccaletti e Gaia Vince.

Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico gratuitamente.

L’ottava edizione di Licanìas è promossa dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, in rete con i festival Cabudanne de sos poetas, Forse alla luna, Tesori a Fumetti, Strangius, e in collaborazione con Unione dei Comuni del Barigadu, Comune di Samugheo, Comune di Ardauli, Comune di Nughedu Santa Vittoria, Comune di Ula Tirso, Comune di Bidonì, Comune di Sorradile, Comune di Fordongianus, Comune di Busachi, Istituto Comprensivo di Samugheo, Istituto Superiore “Mariano IV d’Arborea” – sede di Ghilarza, Sistema Bibliotecario del Barigadu, Casa Cultura – Biblioteca Comunale di Neoneli, Pro Loco di Neoneli, Consulta Giovanile di Neoneli, Altrove Agenzia, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Oristano, Libreria Emmepi – Macomer, Libreria Chiara & Stefy – Ghilarza, Associazione Nati per Leggere, Associazione Lughenè, Associazione di Volontariato Cooperazione e Confronto, Associazione L.A.S.A.

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Comunicato stampa del 18 giugno

Taglio del nastro, giovedì 20 giugno a Neoneli (OR), per l’ottava edizione di Licanìas,il festival culturale diretto da Giuseppe Culicchia.Tra i protagonisti Goffredo Fofi, Roberto Alajmo, Marcello Veneziani,Milena Agus, Giulio Boccaletti, Gaia Vince, Moni Ovadia,Mauro Del Corno, Romana Petri e Massimo Polidoro.

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Tutto pronto a Neoneli per l’ottava edizione di Licanìas, che da giovedì 20 a domenica 23 giugno animerà il piccolo centro nel cuore del Barigadu (Or) attraverso incontri, spettacoli e concerti. Promosso dall’amministrazione comunale, per la direzione artistica dello scrittore Giuseppe Culicchia, il festival affronta quest’anno argomenti e riflessioni legati al nostro rapporto col pianeta che ci ospita, tra le grandi tematiche del nostro tempo – guerre, mutamenti climatici, diseguaglianze, migrazioni – e le speranze per il futuro. Il tutto riassunto sotto il titolo Terra!.

Tra gli ospiti Milena AgusRoberto AlajmoMarcello VenezianiGaia VinceGiulio BoccalettiMauro Del CornoMoni OvadiaRomana PetriGoffredo Fofi e Massimo Polidoro.

Taglio del nastro giovedì (20 giugno) con appuntamento a Casa Cultura, per i saluti inaugurali – a partire dalle 18, del sindaco di Neoneli Salvatore Cau e del direttore artistico Giuseppe Culicchia, con servizio di interpretariato della lingua dei segni italiana (LIS/ita) curato da Giulia Petretto e Maria Paola Casula.

A seguire, le curatrice della sezione arti visive, Anna Rita Punzo, introduce le installazioni open-air di Battistina Casula esposte nella corte di Casa Cherchi, in Piazza Italia e nella stessa Casa Cultura. «Installazioni dalle forme apparentemente semplici – spiega Punzo – ingenue, naïf, che definiscono spazi fisici concreti ma che, al contempo, rappresentano contenitori semantici più ampi, luoghi del pensiero capaci di generare in chi osserva associazioni inconsce e memorie emotive. Tra le pareti in pietra del centro storico di Neoneli – aggiunge la curatrice – l’artista plasma ed erige fragili case d’argilla: ogni dimora è un focolare, un ventre fecondo generato dall’unione di terre del Barigadu e di altri luoghi, metafora visiva della necessità di non essere isole nell’isola ma edificatori di ponti, dialoghi e legami tra i territori».

Alle 18,30 si entra nel vivo con la lectio di Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), tra i massimi esperti di sicurezza ambientale e risorse naturali. Al centro della sua lectio, dal titolo “La terra che cambia”, il tema del cambiamento climatico che Boccaletti ha trattato anche nel suo recente saggio Siccità, edito l’anno scorso da Mondadori.

La prima giornata di Licanìas si chiude alle 22 con le parole di Sergio Atzeni, tratte da “Passavamo sulla terra leggeri” e portate in scena da Elena Pau, da oltre venticinque anni una delle più autorevoli interpreti della prosa e del teatro-canzone in Sardegna.

Da venerdì 21 a domenica 23, il festival si articola in giornate sempre più dense di appuntamenti a partire dalla prima mattinata, tra divagazioni naturalistiche nel territorio, incontri letterari, divulgazione scientifica, performance e concerti sino a notte.

Protagonisti della giornata di venerdì (21 giugno) Goffredo Fofi (che anticipa di un giorno la sua lectio inizialmente prevista per sabato 22), Mauro Del Corno, Moni Ovadia e L’armeria dei briganti.

Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico gratuitamente.

L’ottava edizione del festival Licanìas è promossa dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, in rete con i festival Cabudanne de sos poetas, Forse alla luna, Tesori a Fumetti, Strangius, e in collaborazione con Unione dei Comuni del Barigadu, Comune di Samugheo, Comune di Ardauli, Comune di Nughedu Santa Vittoria, Comune di Ula Tirso, Comune di Bidonì, Comune di Sorradile, Comune di Fordongianus, Comune di Busachi, Istituto Comprensivo di Samugheo, Istituto Superiore “Mariano IV d’Arborea” – sede di Ghilarza, Sistema Bibliotecario del Barigadu, Casa Cultura – Biblioteca Comunale di Neoneli, Pro Loco di Neoneli, Consulta Giovanile di Neoneli, Altrove Agenzia, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Oristano, Libreria Emmepi – Macomer, Libreria Chiara & Stefy – Ghilarza, Associazione Nati per Leggere, Associazione Lughenè, Associazione di Volontariato Cooperazione e Confronto, Associazione L.A.S.A.

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Comunicato stampa del 7 giugno 2024

Nel segno della terra l’ottava edizione di Licanìas,il festival culturale diretto da Giuseppe Culicchiain programma dal 20 al 23 giugno a Neoneli (OR).Tra i protagonisti Goffredo Fofi, Roberto Alajmo, Marcello Veneziani,Milena Agus, Giulio Boccaletti, Gaia Vince, Moni Ovadia,Mauro Del Corno, Romana Petri e Massimo Polidoro.

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Neoneli si prepara al varo dell’ottava edizione di Licanìas, il festival di parole, arti e paesaggi in programma da giovedì 20 a domenica 23 giugno nel piccolo centro nel territorio del Barigadu, in provincia di Oristano. La manifestazione promossa dal Comune si snoda ogni anno intorno a un tema diverso, da esplorare attraverso incontri, spettacoli e concerti con la partecipazione di autori e personalità di rilievo del panorama culturale: uno schema confermato anche per l’edizione in arrivo, la seconda con lo scrittore Giuseppe Culicchia alla direzione artistica, che sotto il titolo “Terra!” tratterà vari aspetti del nostro rapporto col pianeta che ci ospita, tra le sfide del presente – guerre, mutamenti climatici, diseguaglianze e povertà crescenti, migrazioni – e le speranze per il futuro.

«Certo il pianeta è nuovamente percorso da guerre che, oltre a fare un grandissimo numero di vittime civili, per la prima volta dalla caduta del Muro di Berlino evocano il rischio di un’escalation nucleare» osserva Giuseppe Culicchia: «Ciò nonostante, il futuro non è ancora stato scritto. E sta a noi far sì che i nostri figli e nipoti ci ringrazino per aver saputo affrontare le sfide assai impegnative che ci pone questo nostro complicato presente. Con gli ospiti di Licanìas cercheremo dunque di capire a quali obiettivi indispensabili dobbiamo puntare per far sì che gli scenari che ci attendono non pregiudichino la qualità della vita delle generazioni che verranno, a cominciare da un rinnovato rispetto nei confronti della Natura, dall’uso delle energie rinnovabili e da un’agricoltura sostenibile».

Come sempre di alto profilo il cast del festival: tra i protagonisti di questa ottava edizione, Milena AgusRoberto AlajmoMarcello VenezianiGaia VinceGiulio BoccalettiMauro Del CornoMoni OvadiaRomana Petri oltre ai già annunciati Goffredo Fofi e Massimo Polidoro.

  • Al via giovedì 20 giugno

La quattro giorni di Licanìas a cavallo del solstizio d’estate prende il via giovedì 20 giugno con la prima serie di appuntamenti, tutti in programma a Casa Culturaalle 18, l’apertura ufficiale con i saluti inaugurali del sindaco di Neoneli, Salvatore Cau, e del direttore artistico del festival, Giuseppe Culicchia, mentre spetterà ad Anna Rita Punzo, curatrice della sezione arti visive, il compito di introdurre e presentare le installazioni open-air di Battistina Casula esposte nella corte di Casa Cherchi, in Piazza Italia e nella stessa Casa Cultura: sono «installazioni dalle forme apparentemente semplici, ingenue, naïf, che definiscono spazi fisici concreti ma che, al contempo, rappresentano contenitori semantici più ampi, luoghi del pensiero capaci di generare in chi osserva associazioni inconsce e memorie emotive» osserva Punzo: «Tra le pareti in pietra del centro storico di Neoneli, l’artista plasma ed erige fragili case d’argilla: ogni dimora è un focolare, un ventre fecondo generato dall’unione di terre del Barigadu e di altri luoghi, metafora visiva della necessità di non essere isole nell’isola ma edificatori di ponti, dialoghi e legami tra i territori».

A seguire, spazio al primo ospite, Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), tra i massimi esperti di sicurezza ambientale e risorse naturali. Il tema del cambiamento climatico sarà al centro della lectio che proporrà alle 18.30 al pubblico del festival (titolo: “La terra che cambia”) e che ha trattato anche nel suo recente saggio Siccità, edito l’anno scorso da Mondadori.

Nel palinsesto del festival, la fascia serale è quella dedicata agli appuntamenti performativi: a suggello della giornata inaugurale, ecco dunque, con inizio alle 22, il reading di Elena Pau sul romanzo di Sergio Atzeni “Passavamo sulla terra leggeri”. Dedita al teatro da oltre venticinque anni, l’attrice sassarese di nascita e cagliaritana d’adozione vanta un’intensa attività nell’ambito della prosa (“La Supplente”, di Giuseppe Manfridi, il suo ultimo spettacolo, tuttora in distribuzione) e del teatro-canzone (con tre cd all’attivo).

  • Il programma della seconda giornata, venerdì 21

Venerdì 21Licanìas entra nel vivo con una giornata densa che prenderà le mosse già al mattino, con un appuntamento in cui la terra con i suoi frutti sarà autentica protagonista: in programma, dalle 10.30, un tour delle vigne in località Canales e una degustazione di prodotti tipici a cura della Pro loco di Neoneli, in collaborazione con Cantine di Neoneli e Bentu luna.

Due incontri in agenda per il pomeriggio a Casa Cherchi. Il primo, alle 17.30, è con Roberto Alajmo sul tema della terra intesa come luogo in cui nascono le parole. L’anno scorso lo scrittore e giornalista palermitano ha firmato per Sellerio Abbecedario siciliano dove ancora una volta, dopo il “Repertorio dei pazzi della città di Palermo” del 2018, usa ironia e arguzia per descrivere la sua isola, cercando di delinearne l’identità attraverso un glossario di termini dialettali. A dialogare con Roberto Alajmo sarà il giornalista, scrittore e studioso della lingua sarda Giuseppe Corongiu.

Spetterà invece a Danilo Lampis, amministratore comunale a Ortueri e portavoce del movimento Sardegna Chiama Sardegna, il compito di colloquiare con Mauro Del Corno, al centro dell’incontro in programma alle 19. Giornalista economico-finanziario, con un lungo trascorso (dal 2002 al 2019) nel programma Focus Economia di Radio 24 e ora nella redazione di ilfattoquotidiano.it, Del Corno ha pubblicato lo scorso novembre (per Guerini & Associati ) un “Piccolo manuale per grandi rivoluzioni dove tratta, come dichiara il sottotitolo, di diseguaglianze sociali, sfruttamento, crisi climatica, e lancia un grido di aiuto e di incitamento a ritrovare una capacità di pensare “altro” rispetto al credo neoliberista e un linguaggio per esprimerlo.

Lo spazio serale dedicato allo spettacolo, venerdì 21 vedrà di scena, alle 21.30 in piazza Barigadu, uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura della scena italiana: attore, autore e scrittore, Moni Ovadia con il suo teatro ha contribuito a fare conoscere la cultura Yiddish attraverso una lettura contemporanea, unica nel suo genere in Italia e in Europa. Noto anche per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace, a Neoneli proporrà un recital con riflessioni, letture e storielle ispirate al suo vastissimo repertorio con uno sguardo sulla “terra contesa”, la Palestina.

Infine musica nello spazio “dopofestival”, dalle 23 in piazza Italia, con una delle formazioni di primo piano della scena isolana, su cui opera dal 2006: L’armeria dei briganti. Renzo Cugis (voce), Samuele Dessì (chitarra elettrica e voce), Andrea Murru (chitarra manouche e voce), Stefano Piras (chitarra manouche e voce), Andrea Lai (contrabbasso, basso e voce), Diego Deiana (violino e fisarmonica) e Mario Marino (batteria) proporranno la loro originale miscela di swing, canzone d’autore, musica tradizionale, jazz manouche e ripescaggi di ogni genere, in un concerto dove ironia e interazione con il pubblico saranno tra gli elementi portanti.

  • Sabato 22 la terza giornata

La mattina di sabato 22 giugno si apre con una divagazione naturalistica grazie alla collaborazione con Dare Sardinia, agenzia specializzata in escursioni nei paesaggi più incontaminati. A partire dalle 9 un percorso suggestivo alla scoperta dell’Oasi di Assai, tra Neoneli e Nughedu Santa Vittoria, con la sua fitta vegetazione di leccete e sugherete inframmezzate da guglie granitiche, e il suo ricco patrimonio floro-faunistico.

E sarà proprio questo luogo speciale a ospitare il primo incontro di giornata dal titolo Ritornoalla terra. A partire dalle 11.30Alessandro Spedicati, già frontman dei Sikitikis, oggi esperto di marketing e comunicazione, dialogherà con Maurizio Orgiana, imprenditore turistico e docente di marketing territoriale. Al centro del confronto il nuovo progetto di Spedicati Una vita quasi country, dedicato alla riscoperta di una vita rurale in armonia con i ritmi della terra.

Licanìas prosegue poi nel pomeriggio, alle 17, quando a Casa Cherchi è in programma l’incontro con uno dei più autorevoli critici, saggisti e giornalisti italiani, Goffredo Fofi, protagonista di una lectio dal titolo Letteratura contadina, riflessione che si muove sul confine tra antropologia, storia e letteratura in un excursus dall’Unità d’Italia ai giorni nostri.

A seguire, alle 18Gaia Vince, vincitrice del Royal Society Science Book Prize, affronterà uno dei grandi temi del nostro tempo: il cambiamento climatico e le migrazioni che potrà comportare. La scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva con cittadinanza britannica e australiana, in conversazione con Ilaria Onida, con traduzione a cura di Rosella Zoccheddu, sarà al centro di un incontro che prende spunto dal suo libro “Il secolo nomade, edito nel 2023 da Bollati Boringhieri.

Si prosegue poi alle 19 con l’ultimo, intenso romanzo di Romana Petri per Mondadori: “Tutto su di noi“, aspra saga famigliare caratterizzata dalla voce forte e nitida della sua protagonista. Dialogherà con l’autrice Giuseppe Manias, direttore scientifico della Biblioteca Gramsciana a Villa Verde.

Il sabato di Licanìas si chiude in musica con il concerto degli ASKRA, storica band di Siniscola che da oltre trent’anni porta avanti il suo progetto di rock e militanza. Appuntamento in piazza Barigadu a partire dalle 22. Mentre a mezzanotte, per il dopofestival, dj set a cura di Eva Poles, storica voce dei Prozac+.

  • Gli ultimi impegni domenica 23

Ricco di spunti e incontri anche il cartellone di domenica 23 giugno, giorno di chiusura di questa ottava edizione di Licanìas. Si comincia a mezzogiorno con “Letture in cucina”, un appuntamento a Casa Cherchi condotto da Tommaso Melilli, chef e scrittore per Einaudi e 66th&2nd, cui seguirà una degustazione di prodotti tipici a cura della Pro Loco.

Si riparte alle 17, sempre a Casa Cherchi, con La meraviglia del tutto” (Mondadori), l’ultimo libro di Piero Angela scritto con Massimo Polidoro, che del grande divulgatore e giornalista è stato amico e collaboratore. A sua volta apprezzato divulgatore scientifico, Polidoro è docente al Politecnico di Milano e all’Università di Padova. Dialogherà con il giornalista e scrittore Nicola Muscas.

A seguire la lectio di Marcello Veneziani, autorevole filosofo ed esperto saggista, dal titolo Amare la terra, a partire dalla propria, una riflessione tratta dal suo ultimo libro per Marsilio L‘amore necessario, dove affronta l’ardua sfida di indicare una via d’uscita dalla solitudine e dal nichilismo, che faccia ritrovare la gioia di vivere e di essere al mondo, in armonia con l’universo e la nostra anima.

Alle 19 si prosegue con una delle autrici sarde più amate e lette in Italia e all’estero: MilenaAgus, in libreria per Mondadori con Notte di vento che passa. In conversazione con la giovane scrittrice sarda ChiaraMiscali (finalista l’anno scorso al premio Campiello Giovani), un incontro tutto letterario per un romanzo di formazione pieno di tenerezza e ostacoli da superare nella corsa per diventare adulti.

Sipario, infine, sull’edizione 2024 di Licanìas, con una gara di poesia sarda improvvisata, poesia a bolu, con Cristolu Muntone e Saverio Sodde accompagnati dal Tenore S’Angelu di Neoneli. Un gran finale all’insegna della tradizione con inizio alle 22 in piazza Italia.

  • Licanìas bimbi e ragazzi

Immancabili, anche in questa edizione di Licanìas, le attività dedicate ai più piccoli. La prima è in programma già la mattina della giornata inaugurale, giovedì 20 giugno, a partire dalle 10: un laboratorio di animazione alla lettura curato da Daniele Mocci, sceneggiatore di fumetti, scrittore e copywriter, organizzatore a Pimentel del festival Tesori a Fumetti, partner di Licanìas.

Altro appuntamento per i bambini e i ragazzi sabato mattina 22 giugno: in programma, con partenza alle 9, un’escursione nell’Oasi naturalistica di Assai, a cura dell’associazione Punti di vista.

  • Info

Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico gratuitamente.

L’inaugurazione di giovedì 20, e poi gli incontri nei giorni successivi con Romana Petri, con Massimo Polidoro e con Milena Agus si avvarranno del servizio di interpretariato della lingua dei segni italiana (LIS/ita) curato da Giulia Petretto e Maria Paola Casula.

L’ottava edizione del festival Licanìas è promossa dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, in rete con i festival Cabudanne de sos poetas, Forse alla luna, Tesori a Fumetti, Strangius, e in collaborazione con Unione dei Comuni del Barigadu, Comune di Samugheo, Comune di Ardauli, Comune di Nughedu Santa Vittoria, Comune di Ula Tirso, Comune di Bidonì, Comune di Sorradile, Comune di Fordongianus, Comune di Busachi, Istituto Comprensivo di Samugheo, Istituto Superiore “Mariano IV d’Arborea” – sede di Ghilarza, Sistema Bibliotecario del Barigadu, Casa Cultura – Biblioteca Comunale di Neoneli, Pro Loco di Neoneli, Consulta Giovanile di Neoneli, Altrove Agenzia, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Oristano, Libreria Emmepi – Macomer, Libreria Chiara & Stefy – Ghilarza, Associazione Nati per Leggere, Associazione Lughenè, Associazione di Volontariato Cooperazione e Confronto, Associazione L.A.S.A.

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Comunicato stampa del 13 aprile 2024

Dal 20 al 23 giugno a Neoneli (OR) l’ottava edizione di Licanìas, il festival culturale diretto da Giuseppe Culicchia quest’anno sotto il titolo “Terra!”.

L’estate a Neoneli si apre nel segno di Licanìas : dal 20 al 23 giugno nel piccolo paese tra le verdi colline del Barigadu si rinnova l’appuntamento con il festival di parole, arti e paesaggi promosso dal Comune in provincia di Oristano. Giunto alla sua ottava edizione, la seconda sotto la direzione artistica dello scrittore Giuseppe Culicchia, Licanìas ruota ogni volta intorno a un tema differente, affidandone lo svolgimento a un parterre di ospiti composto da esponenti di rilievo del mondo culturale, e attraverso incontri, resentazioni editoriali, mostre, spettacoli, concerti. Una formula valida anche per la prossima quattro giorni a cavallo del solstizio d’estate che sotto il titolo “Terra!” toccherà alcuni dei tanti temi che riguardano l’uomo e la sua presenza su questo pianeta, tra ansie per questo complicato presente e speranze per il futuro.


«Di speranza, futuro, fiducia si parlerà molto nella nuova edizione del festival Licanìas», spiega il direttore artistico Giuseppe Culicchia. «Certo il pianeta è nuovamente percorso da guerre che, oltre a fare un grandissimo numero di vittime civili, per la prima volta dalla caduta del Muro di Berlino evocano il rischio di un’escalation nucleare. Ciò nonostante, il futuro non è ancora stato scritto. E sta a noi far sì che i nostri figli e nipoti ci ringrazino per aver saputo affrontare le sfide assai impegnative che ci pone questo nostro complicato presente. Con gli ospiti di Licanìas cercheremo dunque di capire a quali obiettivi indispensabili dobbiamo puntare per far sì che gli scenari che ci attendono non pregiudichino la qualità della vita delle generazioni che verranno, a cominciare da un rinnovato rispetto nei confronti della Natura, dall’uso delle energie rinnovabili e da un’agricoltura sostenibile».


In attesa di rendere pubblico il programma completo, il festival svela intanto due dei tanti ospiti in arrivo a giugno a Neoneli: il saggista e critico cinematografico e letterario Goffredo Fofi, che parlerà della letteratura dell’Italia contadina nel corso del Novecento, e Massimo Polidoro, storico collaboratore di Piero Angela di cui presenterà il libro postumo ” La meraviglia del tutto “, nato dalle conversazioni fra i due: una sorta di summa del pensiero del popolare divulgatore scientifico scomparso due anni fa. L’ottava edizione del festival Licanìas è promossa dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna.

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Comunicato stampa del 23 giugno 2023

Domani a Neoneli (OR) terza giornata per il festival culturale Licanìas
con Piersandro PallaviciniGaia Manzini, Ingo Shulze,
Ritanna ArmeniGino Castaldo e Malasorti.

Una lunga giornata di libri, incontri e musica, dal mattino alla notte, domani (sabato 24 giugno) a Neoneli (OR) per la settima edizione di Licanìas, il festival culturale promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo borgo nel cuore del Barigadu, con la direzione artistica dello scrittore Giuseppe Culicchia, in corso da giovedì fino a domenica.
 
Si comincia alle 10 a Casa Cultura con una conversazione tra Giovanni Cocco e Piersandro Pallavicini, scrittore e ordinario di chimica inorganica all’Università di Pavia, che nel suo Il figlio del direttore (Mondadori, 2023) racconta con humor sgomento e agghiacciante comicità una storia che insegue i suoi fantasmi provinciali, crudele nella messa a fuoco, pietosa nel sorriso che li restituisce alla loro umanità.
 
Alle 11.30 riflettori puntati su una delle più apprezzate scrittrici italiane, Gaia Manzini, che, accompagnata da Giuseppe Culicchia, affronterà i temi de La via delle sorelle (Bompiani 2023), il suo romanzo che riflette sull’amicizia e sui legami, sospeso tra il memoir e l’indagine letteraria.
 
Nel pomeriggio gli appuntamenti del festival si spostano in Largo Margherita, dove alle 16.30 è in programma l’incontro con l’ospite internazionale di questa edizione, lo scrittore tedesco (originario della DDR) Ingo Schulze, che a Neoneli presenta La rettitudine degli assassini (Feltrinelli, 2022). In dialogo con il direttore artistico, con la traduzione dell’interprete Stefano Zangrando, la conversazione si concentrerà sull’amore per i libri e sull’irruzione della Storia nella coscienza individuale.
 
Le atmosfere di una Roma assediata dai nazisti sono invece sullo sfondo dell’incontro successivo, quello con Ritanna Armeni, giornalista e scrittrice dalla lunga storia e dalla grande autorevolezza. Il suo nuovo romanzo si intitola Il secondo piano (Ponte alle Grazie 2023): l’autrice ne parlerà con Chiara Miscali a partire dalle 17.30.
 
Storica firma di Repubblica e voce nota di RaiRadio2, Gino Castaldo sarà al centro del terzo appuntamento pomeridiano per parlare – in compagnia del giornalista Nicola Muscas – del suo recentissimo Il cielo bruciava di stelle (Mondadori 2023), il racconto di un periodo di straordinaria intensità per la musica italiana, fra il 1979 e il 1981, che intreccia storie di vita e di musica di nove protagonisti d’eccezione: Fabrizio De André, Lucio Dalla, Vasco Rossi, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Franco Battiato, Francesco Guccini e Rino Gaetano.
 
Il sabato di Licanìas riparte poi alle 22, sempre in compagnia di Gino Castaldo che, in veste di storyteller e in perfetta sintonia con il tema del festival (“Muri”) presenta The Wall, un racconto per parole e video musicali della storia dei Pink Floyd e, in particolare, di un disco che prende forma come una straordinaria e universale allegoria: quel muro personale che Roger Waters sentiva tra sé e il mondo.
 
Alle 24 il festival sceglie la musica del trio sardo Malasorti per augurare al suo pubblico la buonanotte: con Emanuele “Lele” Pittoni alla voce, Francesco Bachis alla tromba e le atmosfere elettrodub di Francesco Medda, in arte Arrogalla.
 
La settima edizione di Licanìas si chiude domenica (25 giugno), ospiti Tommaso PincioMattia SignoriniSilvia BallestraLuca BriascoIgor Sibaldi e Tommaso Melilli. Visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 20, nella Sala Corrale, la mostra Il muro (degli angeli)a cura di Anna Rita Punzo, con opere fotografiche di Giusy Calia e pittoriche di Ruben Mureddu.

Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico con ingresso gratuito. Per informazioni: 3335765304 • 3498751085 • www.licanias.it • facebook.com/licaniasfest • www.instagram.com/licaniasfest.

Il festival Licanìas è promosso dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, in rete con i festival Cabudanne de sos poetas, Forse alla luna, bab, Strangius, 7sere 7piazze 7libri, e in collaborazione con Unione dei Comuni del Barigadu, Comune di Samugheo, Comune di Ardauli, Comune di Nughedu Santa Vittoria, Comune di Ula Tirso, Comune di Bidonì, Comune di Sorradile, Comune di Fordongianus, Comune di Busachi, Istituto Comprensivo di Samugheo, Istituto Superiore “Mariano IV d’Arborea” – sede di Ghilarza, Sistema Bibliotecario del Barigadu, Casa Cultura – Biblioteca Comunale di Neoneli, Consulta Giovanile di Neoneli, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Macomer, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Oristano, Casa Reclusione di Oristano, Libreria Emmepi – Macomer, Libreria Chiara & Stefy – Ghilarza, Associazione Nati per Leggere, Associazione Lughenè, Associazione Cooperativa e Confronto, Associazione L.A.S.A.

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Comunicato stampa del 22 giugno 2023

Eraldo Affinati, Giampaolo Salice, Ginevra Bompiani,Luca Mercalli (in streaming), Vasco Brondi, Roberto Mercadini, i Suuuperfunk!!!protagonisti domani a Neoneli (OR) della seconda giornata del festival Licanìas.

Entra nel vivo a Neoneli (OR) la settima edizione di Licanìas, il festival culturale promosso dall’Amministrazione comunale del borgo nel cuore del Barigadu, per la direzione artistica dello scrittore Giuseppe Culicchia.

Domani, venerdì 23 giugno, prende il via alle 10 del mattino, a Casa Cultura, una ricca giornata di incontri. Protagonista del primo appuntamento in agenda, dal titolo Chiudende abbattute. Storia e memorie di uno spazio pubblico, lo storico dell’Università di Cagliari Giampaolo Salice.

Alle 11.30, sempre a Casa Cultura, sarà poi la volta di uno dei maggiori scrittori italiani, Eraldo Affinati, che alla didattica e alla produzione letteraria affianca un’intensa attività di conferenziere e formatore. Fondatore della Scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti, Affinati è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana per motu proprio del presidente Sergio Mattarella. A Neoneli, in conversazione con Giuseppe Culicchia, parlerà del suo Il Vangelo degli Angeli (Harper & Collins, 2021), una grande e ambiziosa riscrittura dei vangeli che invita a tornare a Gesù, a occuparsi degli ultimi.

Nel pomeriggio il festival si sposta sul palco di Largo Margherita dove è in programma, alle 16.30, un incontro con Ginevra Bompiani, scrittrice, traduttrice e docente universitaria, ideatrice per le edizioni Bompiani – fondata dal padre Valentino – della collana di letteratura fantastica “Pesanervi”. Una vita dai molti colori, la sua, raccontata in La penultima illusione (Feltrinelli, 2022), il memoir in cui ricorda l’infanzia tra Milano e Firenze, l’esperienza della guerra e una pace da scoprire, la sua condizione di figlia di un rinomato editore, i viaggi e gli incontri con personalità come Umberto Eco, Italo Calvino, Elsa Morante, Giorgio Manganelli, Giorgio Agamben, la fondazione di una sua casa editrice, le battaglie vinte e quelle perse, ma sempre con determinazione. Insieme a lei il direttore artistico di Licanìas Giuseppe Culicchia.

Alle 17.30 spazio a uno dei volti più autorevoli della divulgazione scientifica in Italia, Luca Mercalli, protagonista di un incontro in diretta streaming. Climatologo e meteorologo, affronterà i temi trattati nel suo libro Il mio orto tra cielo e terra. Appunti di meteorologia e ecologia agraria per salvare clima e cavoli (Aboca edizioni, 2022), una riflessione di stringente attualità sui cambiamenti climatici e sulle prospettive per salvaguardare un equilibrio già compromesso.

Alle 18.30 riflettori puntati su Vasco Brondi, tra i più amati e importanti cantautori della scena indipendente italiana che, in dialogo con Francesca Atzas, racconterà il suo Paesaggio dopo la battaglia (La Nave di Teseo, 2022). Il libro raccoglie il diario tenuto da Brondi nel corso della lavorazione dell’omonimo disco, primo lavoro solista dopo la conclusione del progetto artistico Le Luci Della Centrale Elettrica, concepito in parte durante la pandemia. Scritto in una nazione deserta dentro notti silenziosissime tra Milano e Ferrara, con ricordi di viaggi in India, a Lampedusa e nei paesi disabitati dell’Italia interna, accoglie tutto ciò che dalle canzoni esonda e che chiede uno spazio e un tempo ulteriori per essere raccontato. Sul palco l’immancabile chitarra per una sorpresa finale.

La fascia serale, votata alle fasi più performative del festival, si apre alle 22 con il poliedrico Roberto Mercadini. Narratore, scrittore, poeta e divulgatore, i suoi monologhi spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità. A Neoneli sarà protagonista di Little Boy. Storia incredibile e vera della bomba atomica, uno spettacolo che unisce fisica quantistica e storia del Novecento per un racconto pieno di estremi che si toccano: orrore e ironia, calcoli perfetti e casualità assurde, genio e idiozia.

La giornata di venerdì si chiuderà in musica, intorno alla mezzanotte, con i Suuuperfunk!!!, un hammond trio che fonde rock, soul e blues nella via maestra del funk. Un concerto dal ritmo incalzante il cui groove è il comune denominatore. Sul palco Jim Solinas all’organo hammond, Frankie B Goode alla chitarra elettrica e Antonio Argiolas alla batteria.

Licanìas prosegue sino a domenica 25 giugno con Silvia BallestraGino CastaldoRitanna ArmeniTommaso PincioNadia Terranova e molti altri ospiti. Visitabile tutti i giorni (dalle 10 alle 20) nella Sala Corrale, la mostra Il muro (degli angeli)a cura di Anna Rita Punzo, con opere fotografiche di Giusy Calia e pittoriche di Ruben Mureddu.

Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico con ingresso gratuito. Per informazioni: 3335765304 • 3498751085 • www.licanias.it • facebook.com/licaniasfest • www.instagram.com/licaniasfest.

Il festival Licanìas è promosso dal Comune di Neoneli con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, in rete con i festival Cabudanne de sos poetas, Forse alla luna, bab, Strangius, 7sere 7piazze 7libri, e in collaborazione con Unione dei Comuni del Barigadu, Comune di Samugheo, Comune di Ardauli, Comune di Nughedu Santa Vittoria, Comune di Ula Tirso, Comune di Bidonì, Comune di Sorradile, Comune di Fordongianus, Comune di Busachi, Istituto Comprensivo di Samugheo, Istituto Superiore “Mariano IV d’Arborea” – sede di Ghilarza, Sistema Bibliotecario del Barigadu, Casa Cultura – Biblioteca Comunale di Neoneli, Consulta Giovanile di Neoneli, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Macomer, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. – Oristano, Casa Reclusione di Oristano, Libreria Emmepi – Macomer, Libreria Chiara & Stefy – Ghilarza, Associazione Nati per Leggere, Associazione Lughenè, Associazione Cooperativa e Confronto, Associazione L.A.S.A.

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