A più di 30 anni dalla caduta del muro di Berlino,
nuovi muri sono spuntati dappertutto,
anche attorno e dentro di noi

Licanìas è uno spazio, reale e metaforico. Uno spazio aperto, che affonda le radici nel mondo rurale, e al resto del mondo, rurale e urbano, vuole guardare: condividendo le sue parole, le sue arti e i suoi paesaggi, e accogliendo le parole, le arti e i paesaggi che i suoi ospiti portano dai luoghi vicini o lontani – a volte anche molto lontani – da cui provengono.

Licanìas è un festival di parole e di azioni, di arti e di persone, ma è anche il punto di arrivo per le attività culturali svolte, e quello di partenza per tutte le iniziative da fare in futuro: con i bambini, con i giovani e con il mondo della scuola, con gli anziani e con le persone disabili, con le biblioteche e con i centri culturali. Dalla mattina alla sera si dialoga, si ride, si scherza, si mangia e si beve insieme a scrittori, poeti, artisti e musicisti, viaggiando su mondi conosciuti e scoprendo nuovi universi. Alla sera poi, dopo cena, ci si ritrova in piazza ad ascoltare musica, a dialogare ancora, sorseggiando un altro bicchiere di vino prima di andare a dormire, in attesa che arrivi un altro giorno: con altri musicisti, artisti, poeti e scrittori.