Licanìas 2025
LIBERTÀ
"Lei ha mai provato, Willard, delle vere libertà? Libertà dalle opinioni altrui, ma anche dalle proprie opinioni?" - Walter E. Kurtz in Apocalypse Now
L’edizione 2025 di LICANIAS ha come tema la Libertà. Una libertà che si può intendere in tanti modi: dalla fame, dal dolore, dal bisogno, dalla paura, ma anche nel senso di libertà di
parola, di religione, di coscienza, d’opinione, d’azione, di voto, oppure sessuale. Una libertà che in Occidente è sinonimo di democrazia, e che però nella culla della democrazia e della civiltà occidentale, l’Atene di Aristotele e Socrate, conviveva con la pratica della schiavitù, che della libertà era e resta l’esatto contrario.
Anche oggi noi che viviamo nel cosiddetto mondo libero e che in linea di massima ci riteniamo liberi abbiamo sotto gli occhi non pochi esempi di schiavitù contemporanea, e non ci si riferisce qui soltanto a chi in tali condizioni molto spesso raccoglie il cibo che finisce sulle nostre tavole o cuce gli abiti che indossiamo o assembla i componenti degli strumenti elettronici che usiamo. A nostra volta siamo schiavi delle nuove tecnologie, che se da un lato non vanno demonizzate – pensiamo ai progressi ottenuti dalla scienza, o alla facilità con cui possiamo accedere a biblioteche che stanno dall’altra parte del globo – dall’altro non sono certo scevre di aspetti negativi, a cominciare dall’impatto sulle nostre capacità mnemoniche, per tacere del fatto che tra le altre cose ci consentono – o ci spingono – ad agire come consumatori 24 ore su 24, sette giorni su sette. E in una realtà in cui ormai ogni cosa e ogni azione, ogni scelta e ogni forma di espressione è oggetto di valutazione, ci siamo ritrovati schiavi di nuove forme di dipendenza, capaci di espandere a dismisura il concetto di tossicità e di coinvolgere anche i nostri figli fin dalla più tenera età. In vaste zone del pianeta, Italia compresa, c’è chi vive ostaggio delle mafie. Altrove c’è chi perde la libertà o la vita per il semplice fatto di non indossare un velo, o per le sue opinioni politiche.
C’è poi un’altra forma ancora di oppressione della libertà di pensiero e di parola, ed è quella venutasi ad affermare con l’ideologia Woke, che pretende di riscrivere o cancellare il passato quando questo non risulta conforme all’attuale spirito del tempo, e che instilla così facendo il morbo dell’autocensura, replicando subdolamente i meccanismi raccontati da George Orwell in 1984. LICANIAS 2025 sarà dunque un’occasione per confrontarci intorno a questi temi: e lo faremo in libertà!